Ciao Silvia, intanto come stai vivendo questo inizio d’autunno e come è andata l’estate alle spalle? E quest’anno fino ad ora come è andato?
Ciao Andrea. Che piacere. Finora è stato un anno molto interessante, in cui ho conosciuto, sperimentato e lavorato molto, anche nell’estate che si è appena sciolta alle nostre spalle.
Stai scrivendo per caso e cosa stai leggendo o guardando per il tuo piacere personale? Non si vive solo di Ar….eh eh.
Ma certo che no! Sai che leggere e curiosare anche fuori dalle mie cerchie è un vizio di cui non mi libero facilmente.
Le pagine metafisiche migliori: quelle di un libro di Yoga del 1965.
Le poesie: i versi di certi scrittori orientali di centinaia di anni fa, per come sono capaci di condensare la vita e fartene sentire il sapore sotto i denti.
I film: ‘Quel treno per Yuma’ e ‘The departed’, per come ti insegnano che la vita è una sfumatura tra bene e male. ‘Lussuria’, di Ang Lee, per l’inquietudine. ‘Dracula di Bram Stoker’, ‘Bright Star’ di Jane Campion e ‘Leon’ per la purezza dell’eros. ‘Fight club’, per l’ultimo minuto e trentacinque.
La colonna sonora delle mie ultime giornate è affidata principalmente a Bruce Springsteen: un colpo di fulmine del tutto imprevisto, ‘Dream baby dream’, immediatamente seguito da ‘Trapped’ e ‘Devils&Dust’.
“Fear’s a dangerous thing/ it can turn your heart black you can trust/ It’ll take your God filled soul/ fill it with devils and dust.”
(La paura è pericolosa, credimi: ti annerisce il cuore. Prenderà la tua anima piena di Dio e la riempirà di demoni e polvere.)
Mi sembra che abbia descritto con poche parole l’uomo moderno. Che, forse, non ce l’ha nemmeno piena di Dio, l’anima.
Sullo scrivere, sai che sono una sciocca superstiziosa, e quindi taccio. Spero mi perdonerai!
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