LibriDiNatale (di Silvia Valerio). Perché farsi ammaliare da “In excelsis” di Roerich – pubblicato su Barbadillo.it

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Dicembre si distingue dagli altri mesi già dall’odore. L’aria che entra dalle finestre ha quell’odore puro, di neve e di primo mattino, e lo mantiene così fino a sera. È una tale aria che le perdoni che ti scavi le mani e le tempie.

Dicembre è imperiale. Un mese di fasci di luce lunghissimi che tagliano la città, di chiaro-scuri netti, di finestre accese di raggi, di splendore rarefatto e immenso.

Le vie si espandono, a dicembre. Diventano improvvisamente grandissime, mentre gli uomini si rimpiccioliscono.

Dicembre acceca tutto quello che sente superfluo. È senza colpa e senza rimorsi. Senza giustificazioni.

Dicembre sono le strade-lastre buie che ti ascoltano di notte, in un’altra dimensione.

È quella luna che sembra avere un contorno di china.

Il cielo respira. La neve respira. Il sole respira. Continua a leggere

Il caso. Perché siamo contro la dittatura delle piccole violenze professionali – di Anna K. Valerio

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di Anna K. Valerio

Era così era così era così. Hanno ragione le ragazze. Me lo ricordo benissimo. Il bacio sulla guancia che sbadatamente arriva a sfiorarti le labbra, o ci scivola sopra aspettando che tu magari le socchiuda un po’; l’abbraccio con sottintesi chiari, le ripicche, le “piccole vendette” (così le chiamava un mio piccolo aguzzino). Me li ricordo benissimo i diciannove, i venti, i ventuno, i ventidue anni in cui facevo la giornalista. A Verona. Per lo più spettacoli e cultura, con qualche puntata nella cronaca. Anche più di venti articoli-abbracci al mese. Ho intervistato Alda Merini a casa sua, Botero a Pietrasanta, Albertazzi pure a casa sua, la casa sua di cinque sere, il Teatro Romano. Un risarcimento danni mica da poco…

Poi ricordo che feci il gran rifiuto.

Perché il ricatto, l’aggressione subdola, ti toglie il fiato piano piano e all’improvviso ti accorgi che stai pendendo da una corda. Prende la realtà e comincia ad alterarla, a metterti il sospetto che sia solo un capriccio, un punto di vista. E invece no: la realtà è una, e se vuoi stare bene con te stesso devi stare bene con la realtà. La realtà è che se sei bravo è giusto che lavori; non se sei compiacente, non se ti lasci abbracciare più a lungo del giusto, non se esci a “cena”, non se accetti un “caffè”. Continua a leggere

Intervista a cura di Andrea C.

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Ciao Silvia, intanto come stai vivendo questo inizio d’autunno e come è andata l’estate alle spalle? E quest’anno fino ad ora come è andato?
Ciao Andrea. Che piacere. Finora è stato un anno molto interessante, in cui ho conosciuto, sperimentato e lavorato molto, anche nell’estate che si è appena sciolta alle nostre spalle. 
Stai scrivendo per caso e cosa stai leggendo o guardando per il tuo piacere personale? Non si vive solo di Ar….eh eh.
Ma certo che no! Sai che leggere e curiosare anche fuori dalle mie cerchie è un vizio di cui non mi libero facilmente.
Dunque. Il libro più bello che ho (ri)letto: ‘La veglia’ di Anne Enright. 
Le pagine metafisiche migliori: quelle di un libro di Yoga del 1965.  
Le poesie: i versi di certi scrittori orientali di centinaia di anni fa, per come sono capaci di condensare la vita e fartene sentire il sapore sotto i denti. 
I film: ‘Quel treno per Yuma’ e ‘The departed’, per come ti insegnano che la vita è una sfumatura tra bene e male. ‘Lussuria’, di Ang Lee, per l’inquietudine. ‘Dracula di Bram Stoker’, ‘Bright Star’ di Jane Campion e ‘Leon’ per la purezza dell’eros. ‘Fight club’, per l’ultimo minuto e trentacinque. 
La colonna sonora delle mie ultime giornate è affidata principalmente a Bruce Springsteen: un colpo di fulmine del tutto imprevisto, ‘Dream baby dream’, immediatamente seguito da ‘Trapped’ e ‘Devils&Dust’. 
Fear’s a dangerous thing/ it can turn your heart black you can trust/ It’ll take your God filled soul/ fill it with devils and dust.
(La paura è pericolosa, credimi: ti annerisce il cuore. Prenderà la tua anima piena di Dio e la riempirà di demoni e polvere.)
Mi sembra che abbia descritto con poche parole l’uomo moderno. Che, forse, non ce l’ha nemmeno piena di Dio, l’anima. 
Sullo scrivere, sai che sono una sciocca superstiziosa, e quindi taccio. Spero mi perdonerai!  

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‘Due in uno’, S. Valerio: “Libro per persone spiritualmente fertili” – intervista a cura di Daniele Martignetti per Ordine Futuro

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In una società dedita ad analizzare in maniera dura e cruda persino il concepimento, Edizioni di Ar propongono una alternativa culturale tramite ‘Due in uno’ di Teresa De Monte (per info http://www.edizionidiar.it/de-monte-teresa/due-in-uno.html), testo ispirato all’Ayurveda, antica disciplina indiana della salute pre-concepimento. Sarà ancora una volta Silvia Valerio ad accompagnarci nell’ennesimo viaggio editoriale in Ar, aiutandoci a comprendere sia un libro dedicato a tutte le “persone fertili. Fisicamente e spiritualmente”. Continua a leggere

‘Bestemmia contro la democrazia’, S. Valerio: “Bestemmia come terapia omeopatica” – intervista a cura di Daniele Martignetti per Ordine Futuro

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“Abbiamo la migliore democrazia che i soldi possano comprare”. Forse Sami Feiring lesse le tre trattazioni delle tre maggiori avanguardie del secolo scorso in ‘Bestemmia contro la democrazia’ (Papini-Soffici-Tavolato. Per info http://www.edizionidiar.it/autori-vari/bestemmia-contro-la-democrazia.html) edito da Edizioni di Ar o, più semplicemente, concordava con quel sentimento repulsivo molto diffuso nella società moderna e contemporanea ma, al contempo, difficile da esternare per ovvi motivi mediatici.

Bando alle ciance, analizziamo brevemente il libro prima di intervistare, piacevolmente, Silvia Valerio.

‘Bestemmia contro la democrazia’ di Papini-Soffici-Tavolato, curato magistralmente da Anna K. Valerio che contribuisce, nel finale, con un l’interessante ‘Arte di bestemmiare’ che invito a leggere almeno tre volte consecutive sì da filosofarci meglio. Grafica di copertina dell’ormai noto Curzio Vivarelli in pieno stile futurista. Continua a leggere

Vivere nell’incendio della poesia. Silvia Valerio intervista Anna K. Valerio – pubblicato su Barbadillo.it

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Quando le ho chiesto di trovare una sua alter ego letteraria, Anna mi ha rimandata alla protagonista femminile del romanzo ‘Gli incendiati’ di Antonio Moresco. E non posso non dare ragione a questa ragazza di fuoco con cui ho l’immensa fortuna di condividere la vita e la scrittura di un romanzo. Perché lei è intensa, coraggiosissima, inesauribilmente viva dalla punta delle ciglia alla curva del piede. Perché, con le parole del nostro comune amato Gómez Dávila, lei ha “la durezza della pietra e il tremito del ramo”.

È sulla meraviglia della poesia che ho voluto interrogarla, a distanza di una regione: di quella poesia che studia appassionatamente da tempo cercandone gli esiti migliori.

In questo mondo frenetico e ottuso, forse è proprio la breve perfezione del verso, che non implora nulla, che non falsifica nulla, il luogo ideale da cui possiamo avvicinare il segreto (e imparare il coraggio) della “vera giustizia”.

“La mano che non ha saputo accarezzare non è in grado di scrivere”, sostiene sempre Gómez Dávila. Sono certa che le risposte di Anna siano state scritte dopo varie carezze a piccoli riccioli color rame.

Anche questa è poesia. Continua a leggere