“Non ci sono innocenti”. Intervista a tutto campo con Silvia Valerio – a cura di Daniele Martignetti per Ordinefuturo.net


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Non ricordo il giorno in cui venni a conoscenza della figura di Franco Freda, probabilmente fu tramite la ‘Disintegrazione del sistema’ o attraverso qualche video sul processo di Catanzaro. Una mente affascinante, lucida, miticizzata da qualche racconto specifico ma comunque culturalmente interessante. Di Ventura, invece, ben poche notizie: sappiamo fosse amico dell’Editore, ricordo la deposizione proprio al processo di Catanzaro, ma null’altro.

Fortuna volle che vennero in soccorso a noi ricercatori della verità le sorelle Valerio, Anna e Silvia, rispettivamente moglie e cognata dell’Editore. Due scrittrici già note per altri testi che attraverso un italiano forbito e mai noioso ripercorrono, in maniera romanzata, la passione di Freda e Ventura, la lotta contro quel sistema che si rivelò forte nelle sanzioni ma debole nelle idee. Fu così che contattai la più piccola delle Valerio, Silvia, facendomi raccontare del romanzo dal titolo ammiccante, “Non ci sono innocenti”, edito proprio da Edizioni di Ar. Continua a leggere

Il caso. “Adult Baby Nursery”: asili nido per adulti come segno del tramonto occidentale – pubblicato su Barbadillo.it

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L’ultima novità è che se un bel giorno vi rompete le palle dell’ennesima litigata in ufficio o del diverbio con la morosa potete stare tranquilli. Adesso finalmente c’è un’alternativa alla corsa defatigante, allo sfogo con l’amico o alla seratina al cinema. Adesso potete contattare un numero o scrivere un’email e lasciarvi tutti i problemi del mondo alle spalle. Il giorno stabilito varcherete una soglia anonima, qualcuno vi infilerà un pannolone e finalmente per un po’ di tempo potrete fare pipì e pupù distesi, farvi imboccare di gustosi omogeneizzati, giocare a quattro zampe e vivere senza pensieri alla maniera di un fagottino di pochi mesi. Continua a leggere

Discutendo e sorridendo insieme a Silvia Valerio – una bella intervista di Andrea C.

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Ciao Silvia, è un po’ che non ci sentiamo. Come si sta a Padova fra Bacchiglione, Sant’Antonio, zanzare in letargo e nebbia? Sei sempre la solita fiera democristiana biondissima?
Ciao, Andrea. Padova è sempre una città bellissima: soprattutto in questi giorni di pre-primavera in cui sembra che i tetti e le cupole dei monumenti diventino d’oro e di vetro e l’aria profuma di vento.
Io sono sempre bionda, sì, ma direi una fiera anarcoide.

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Il suicidio di Michele da Udine e la necessità di riscoprire vita&politica – pubblicato su Barbadillo.it

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Pochi giorni fa Michele da Udine decideva di togliersi la vita e prima di farlo ha scritto una delle più belle lettere che si possano leggere (se non la conoscete ancora, la trovate qui.). Michele aveva trent’anni ed era un ragazzo friulano e se i friulani hanno un vizio è quello che non riescono a raccontarsi balle; sono impermeabili agli edulcoranti sociali, talvolta incastrati nella rigidità, ruvidezza delle cose, per quanto possano essere sensibili, quindi Michele, questo ragazzo dal nome di un angelo, non riusciva a raccontarsi che la vita che stava vivendo era degna di essere vissuta e ha preso la decisione più ferma, estrema, crudele che si potesse prendere. Continua a leggere

Donne, Madonne e Trump. La lunga marcia delle pinguine – pubblicato su Barbadillo.it

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Ti svegli morbida e serena. Il sole splende, il clima è mite e tutto congiura a renderti iperfemminile. Apri la finestra e potresti avere un istinto materno nei confronti del piccione appollaiato sul davanzale.

Poi lo fai, l’errore. Dai giornali e dal web apprendi che nelle ultime ore, in varie città del mondo, ma soprattutto nella capitale americana Washington, sono state organizzate manifestazioni di piazza contro il neopresidente Trump. Per essere filologici, si tratta di marce. Nelle fotografie si vedono donne, ma non solo, che camminano inalberando cartelloni con scritte del tipo: Power to the pussyMy pussy my choiceBoobs not Bombs, e poi immagini inquietanti: organi sessuali femminili dentati o antropomorfizzati, per non parlare del vero simbolo della lotta, un berrettino fucsia acceso con due specie di orecchie pendenti, a rappresentare l’utero femminile. Effettivamente, già indossarli è un atto rivoluzionario. Continua a leggere

Il caso. Basta scherzi, tirate fuori la vera Miss Helsinki con gli occhi dell’aurora boreale – pubblicato su Barbadillo.it

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Dai, adesso potete dirlo. L’epifania tutte le feste si porta via e si apre il carnevale. E a carnevale ogni scherzo vale. Anche quelli bastardi. Adesso potete dirlo che la nuova elezione di miss Helsinki, diciannovenne di origini nigeriane, è uno scherzetto per vedere se siamo ancora reattivi dopo il periodo di sbronze e panettoni, se i sensi non si sono annebbiati, se i botti di capodanno non ci hanno compromesso la funzionalità visiva e se abbiamo ancora quel tanto di vivacità mentale che basta ad accorgersi se ci siamo svegliati femmine o maschi, cani o gatti, uomini o caporali. Una specie di test di reattività. Come i computer, quando ti propongono quei calcoletti interessanti prima di farti entrare nella tua posta e si scusano: “Devo verificare che tu non sia un robot”. Buontemponi. Continua a leggere