Un corpo bello e perfetto per fare la guerra. Fatto di mattoni e ciottoli del Brenta, malta, calce e sabbia. Legno, ghiaia e pelli bagnate. Un corpo alto fino a 30 metri, e sinuoso. Capace di vedere lontano. È quello di Cittadella, perla della pianura veneta, nata all’incrocio tra la via Postumia e la Valsugana, quando Padova decise di dar vita a un giovane centro di potere, venticinque anni dopo la creazione di Castelfranco da parte di Treviso. I primi lavori cominciano d’estate, il 29 giugno del 1220. Si dice che a progettarla sia stato Benvenuto da Carturo, nobile padovano che in seguito prese il nome dalla nuova città. Continua a leggere
Archivi annuali: 2019
Lame, corde, teschi e sangue: Saturno Buttò – pubblicato su IlGiornaleOFF
Intrecci di corpi nudi, muscoli che si tendono fino allo spasmo, ombre (tante) e luci (intime, basse, rossastre) insieme a lame, corde, teschi e sangue. Forme mitologiche che si amalgamano a suggestioni religiose, esoteriche o infernali. La bellezza dei quadri di Saturno Buttò è cruda e carnale come quella delle “sue” donne. Hanno la veridicità e il nitore della fotografia e il gusto barocco del dettaglio. Più ci si allontana dalla tela, più i personaggi prendono vita. Più ci si avvicina, più si scoprono particolari dall’accuratezza inquietante. Un eros che scende in profondità abissali, fino a perdersi nell’ombra e a camminare verso la morte. ‘La morte di Re Tsongor’, si chiama così la personale dell’artista veneto, inaugurata durante la XII edizione dell’Etnofilmfest e aperta fino al 16 giugno, a Villa Pisani di Monselice.
“Break”, il corto sulla meraviglia di essere uomo – pubblicato su IlGiornaleOFF
Si apre con un interno fabbrica Break l’ultimo cortometraggio del regista veneto Riccardo Pavone. Pali longitudinali e arrugginiti, circondati da vapore, sbuffi di fumo. Le scintille delle lame d’intaglio e il gocciolare dei liquidi nei tubi. I cigolii e gli scoppi metallici delle lavorazioni.
Ma dietro le finestre opache di una piccola stanza, dove uno strumento di lavoro si sta ricaricando le batterie, ci sono solo i movimenti spezzati di un giovane robot dagli occhi celesti. Lì c’è silenzio e musica. Una musica dalla bellezza religiosa.
Un cortometraggio quasi straziante sullo straordinario dono dell’arte e la sua grandezza, al di là del progresso. Un invito a non sprofondare, lasciando sullo sfondo il meglio del nostro essere umani. Perché, come diceva Gómez Dávila: ‘Soli cospirano efficacemente contro il mondo attuale coloro che diffondono in segreto l’ammirazione per la bellezza’.
Con la colonna sonora firmata da Andrea Peraro, Break ha richiesto tre anni per la sua realizzazione ed ha ricevuto diversi riconoscimenti – tra gli altri, è stato premiato all’‘Alternative Film Festival’ come ‘Best animation’ e al ‘291 Film Festival’. Il prossimo 23 giugno sarà al ‘Figari Film Festival’ di Olbia.
Questionario proustiano sulla scuola#32. Lo scrittore Pellai: “Cambiamo la formazione dei prof”
Medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, oltre che ricercatore presso il dipartimento di Scienze Bio-Mediche dell’Università degli Studi di Milano, dove si occupa di prevenzione in età evolutiva, Alberto Pellai è autore di centinaia di pubblicazioni sui temi dell’adolescenza, del benessere familiare e scolastico, della prevenzione di disturbi e abusi. Nel 2004 ha ricevuto la medaglia d’argento al merito della Sanità pubblica da parte del Ministero della Salute per la sua attività. Collabora con diverse testate in cui promuove la cultura sui temi relativi alla fase più delicata della crescita e ha curato e condotto trasmissioni per Radio24.
È autore di molti best-seller per genitori, educatori e ragazzi, tra i quali Tutto troppo presto, Girl R-evolution e, a quattro mani con Barbara Tamborini, I papà vengono da Marte, le mamme da Venere e L’età dello tsunami, tutti editi da De Agostini. Il suo ultimo libro, sempre per le edizioni De Agostini, è Il primo bacio, L’educazione sentimentale dei nostri figli adolescenti. Continua a leggere
Ma come sono affascinanti questi dèi dell’Olimpo… – pubblicato su IlGiornaleOFF
Vivacissimi, sexy, irresistibili. Sono gli Dei dell’Olimpo disegnati e raccontati da Federico Bauzon (in arte Fedini) e Giulia Marino, autori di Olimpo: gioie e disagi, strisce comiche sapienti e godibili che giocano con la mitologia classica e i tipi umani e che in pochi anni si sono guadagnate un seguito di appassionati come poche altre (su Facebook hanno circa 70.000 like).
Figure aitanti e prosperose, nate dal tratto pastoso e sinuoso di Fedini, per fare un ripasso della classicità e ritrovarci vizi e virtù dei giorni nostri, senza censure.
C’è divertimento, avventura, lotta, cinismo, invidia, dispetti, gelosia, malinconia (poca: solo quella di un Ares, dio della guerra, forte, bello, ma deboluccio intellettualmente). E c’è amore in tutte le sue forme: cortese (quello di Ade, dio degli Inferi, per Persefone), appassionato (quello di Ares per Afrodite, dea dell’amore), incestuoso e perverso (Ares e Eris, sua gemella oscura), impossibile (Ares e Atena, casta dea della saggezza), seriale (il navigatissimo Zeus), omoerotico (Artemide e le cacciatrici), fraterno (Apollo e Artemide), egoico (Apollo), senza confini (Dioniso), il tutto visto con sincerità sociologica pungente ma non volgare. Continua a leggere
“Tra sonno e veglia”, i lavori di Mara Cerri
Che cosa succede in quello spazio sfumato tra sonno e veglia? Anche le nostre logiche sfumano. Siamo ancora in parte persi nella metafisica, mentre ci sentiamo addosso il polline dei fiori di campo o, appiccicato alla faccia, il pelo di volpe che abbiamo sognato qualche attimo prima.
Si chiama proprio Tra sonno e veglia la mostra dei lavori dell’illustratrice marchigiana Mara Cerri che si inaugurerà a Urbino questo venerdì 17 maggio, alle 18.30, presso l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche all’interno della sesta edizione del festival culturale Urbino e le città del libro. Si potrà guardare da vicino una selezione dei suoi ultimi lavori: tavole originali da libri delle Edizioni Orecchio Acerbo, Einaudi, E/O, i bozzetti e la tavola originale del manifesto per un film di Alice Rohrwacher, illustrazioni per progetti musicali, insieme al cortometraggio curato in collaborazione con Magda Guidi, Curiel 8. Sarà possibile anche ascoltare l’autrice discutere di narrazione e immaginario in compagnia della critica e storica dell’illustrazione Ilaria Tontardini. Continua a leggere