“Tra sonno e veglia”, i lavori di Mara Cerri

02-rgb

Che cosa succede in quello spazio sfumato tra sonno e veglia? Anche le nostre logiche sfumano. Siamo ancora in parte persi nella metafisica, mentre ci sentiamo addosso il polline dei fiori di campo o, appiccicato alla faccia, il pelo di volpe che abbiamo sognato qualche attimo prima.

Si chiama proprio Tra sonno e veglia la mostra dei lavori dell’illustratrice marchigiana Mara Cerri che si inaugurerà a Urbino questo venerdì 17 maggio, alle 18.30, presso l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche all’interno della sesta edizione del festival culturale Urbino e le città del libro. Si potrà guardare da vicino una selezione dei suoi ultimi lavori: tavole originali da libri delle Edizioni Orecchio Acerbo, Einaudi, E/O, i bozzetti e la tavola originale del manifesto per un film di Alice Rohrwacher, illustrazioni per progetti musicali, insieme al cortometraggio curato in collaborazione con Magda Guidi, Curiel 8. Sarà possibile anche ascoltare l’autrice discutere di narrazione e immaginario in compagnia della critica e storica dell’illustrazione Ilaria Tontardini.

Sarà un’immersione in quell’atmosfera che il mondo contemporaneo sta rinnegando: la dimensione di sogno, di lentezza, dove è possibile tutto: nuotare con i rinoceronti, avere tatuaggi di liane e foglie, incendiarsi senza bruciare.

Quelli di Mara Cerri sono acrilici, su carta o cartone, dai contorni mai troppo definiti, eleganti e dolci, in cui non c’è divisione tra suolo, cielo, essere umano. Gli uomini e le donne hanno la pelle rosata semitrasparente, contorni morbidi e occhi grandi e brillanti, immersi in uno stupore onirico, come quelli del bambino che li gira per le prime volte sui suoi fratelli. Raccontano storie strane, avventurose, selvatiche, anche senza bisogno del testo. Guardandoli ci si accorgerà a poco a poco che sono loro, i personaggi di Mara, a osservare dalla cornice.

Perché l’illustrazione, storicamente dedicata all’infanzia, oggi parla in maniera particolare agli adulti. Con la sua dedizione pura alla bellezza, al di là di mode e compromessi, li tira per l’estremità della giacca indicando tutto quello che stanno per perdere o hanno già perso. Parla di emozioni, istinto, libertà, tempo. Suggerisce sogni più reali in cui perdersi rispetto al mondo parallelo della rete.

La mostra sarà aperta fino a domenica 19 maggio.
Leggi l’articolo su IlGiornaleOFF.