Il caso. Il nichilismo abortista di Marina Abramovic – pubblicato su Barbadillo.it

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Poche ore fa, la celebre artista contemporanea Marina Abramovic ha raccontato di aver abortito tre volte per lavoro, perché i figli uccidono l’arte. La tesi è che conciliare famiglia e passione per lei sarebbe stato impossibile, e ora, a circa settant’anni, si dice felice.

Bene. Con la sua opinione si può essere d’accordo. Non bisogna fare i superficiali, in queste cose. Non è detto che tutte le donne siano portate a realizzarsi attraverso la maternità – è una scelta del tutto intima, che deve essere presa in base a molti, moltissimi fattori; c’entrano il carattere, le energie personali, le predisposizioni, il tipo di lavoro che si è scelto, gli aiuti familiari, il grado di sopportazione di un carico di fatica. Quante tristezze sono nate dalle “campagne per la maternità” che spingono tante donne a fare figli solo per esasperazione, per tacitare il/la parente di turno che reclama un pargolo da esibire come prova di fertilità! Oppure da una delle altre soluzioni partorite dalle menti brillanti dei contemporanei: il Figlio che Incastra il Compagno, subito seguito dal Figlio che Salva il Rapporto (vorrei davvero che una volta mi spiegassero bene come può una situazione di maggiore delicatezza e asperità rinsaldare un legame sul punto di spezzarsi, che è un po’ come immaginare di andare in coma etilico davanti a un amico per riparare a una baruffa o farsi investire e trascinarsi fino alla casa paterna per aggiustare un Edipo irrisolto…) Continua a leggere

Epicuro, Coppola e la religione della vita – un articolo apparso su EreticaMente.net

La giornata si è aperta bionda e dorata; il sole rimbalza sui cruscotti delle auto, le mille finestre degli uffici, i tettucci di lamiera delle industrie. Bionda e dorata e violenta, con il caldo che ti prende già alla gola e ti mette al muro, gli insetti che scopri fermi, enormi, nelle loro uniformi da dinosauri. Eppure io sono felice, molto felice, perché ho appena finito di leggere un libro bellissimo, e mentre lo leggevo mi capitava di bagnarmi le caviglie nel Mediterraneo e di sorseggiare vino greco, guidata da un signore dalle labbra carnose e dagli occhi penetranti.Vita di Epicuro

‘Vita di Epicuro’ è il libro che tutti quelli che hanno fatto studi classici avrebbero voluto leggere da ragazzini. E Goffredo Coppola è il professore che tutti avremmo voluto avere da ragazzini. Non solo per le labbra carnose e gli occhi penetranti, naturalmente. Continua a leggere

Leggere Tolstoj per liberarsi della noia del gossip. La ribellione di Sophie Marceau – un mio commento su Barbadillo.it

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Poche ore fa, alla squisita Sophie Marceau, dal sorriso lungo e dagli occhi di giada luminosi e astuti, sono giustamente girate le scatole, si è giustamente ribellata e ha invitato all’autonomia quelle migliaia di francesi che si arrovellavano da mesi intorno alla sua vera o presunta storia con un cuoco francese.

Ma partiamo dall’inizio.

Non l’ho mai capito bene, ma dev’essere colpa dell’estate. Devono essere le temperature – l’eccesso fa sempre danno, e oltre una certa soglia ci sono i passaggi di stato. Sarà che le giornate si allungano e a un certo punto ti piglia l’horror vacui. Sarà che le zanzare tormentano un po’ tutti e quindi siamo più nervosi, più diretti, non ci facciamo falsi problemi a mostrare il nostro vero io. Una rivoluzione francese di cosce, capezzoli, bicipiti, tatuaggi, cose flaccide varie ed eventuali. Sta di fatto che in estate si scatena una liberazione dei bassi istinti, e dunque un aumento esponenziale del gossip, tra cui naturalmente quello idiota, squisitamente femminile, e che insieme alla fioritura di zanzare tigri, di maggiolini e meraviglie simili, accanto ai sottovasi si notano colonie di rotocalchi gialli e rossi con foto rubate in prima pagina e scoop urlati dalla copertina all’ultimo spazio pubblicitario. Se uno ha la ventura di stare in una località di villeggiatura, poi, è meglio si arrenda subito, apra le braccia e dia il fianco a qualche Bildunseccetera, che tanto prima o dopo ti tocca. Continua a leggere