Si apre con un interno fabbrica Break l’ultimo cortometraggio del regista veneto Riccardo Pavone. Pali longitudinali e arrugginiti, circondati da vapore, sbuffi di fumo. Le scintille delle lame d’intaglio e il gocciolare dei liquidi nei tubi. I cigolii e gli scoppi metallici delle lavorazioni.
Ma dietro le finestre opache di una piccola stanza, dove uno strumento di lavoro si sta ricaricando le batterie, ci sono solo i movimenti spezzati di un giovane robot dagli occhi celesti. Lì c’è silenzio e musica. Una musica dalla bellezza religiosa.
Un cortometraggio quasi straziante sullo straordinario dono dell’arte e la sua grandezza, al di là del progresso. Un invito a non sprofondare, lasciando sullo sfondo il meglio del nostro essere umani. Perché, come diceva Gómez Dávila: ‘Soli cospirano efficacemente contro il mondo attuale coloro che diffondono in segreto l’ammirazione per la bellezza’.
Con la colonna sonora firmata da Andrea Peraro, Break ha richiesto tre anni per la sua realizzazione ed ha ricevuto diversi riconoscimenti – tra gli altri, è stato premiato all’‘Alternative Film Festival’ come ‘Best animation’ e al ‘291 Film Festival’. Il prossimo 23 giugno sarà al ‘Figari Film Festival’ di Olbia.