Monselice, Este, Torreglia, Due Carrare, Montegrotto. Dove la terra si solleva in colline e si scioglie in fiumi e canali è nato Euganea Film Festival, per iniziativa di Euganea Movie Movement, con la presidenza di Marco Trevisan. Giunto ormai alla sua diciottesima edizione, è un festival cinematografico itinerante che vuole ricollegare le bellezze del territorio alla meraviglia del racconto per immagini, mescolare il movimento silenzioso, impercettibile del paesaggio a quello rapido del proiettore.
Fino al 30 giugno è possibile guardare film sotto le stelle e circondati da pareti di roccia, in chiostri, giardini, teatri, oppure tra gli affreschi e le colonne di alcune delle più belle ville euganee (Villa Pisani, Villa Draghi, Villa Duodo, Villa Vescovi, Barchessa di Vigna Contarena, La Mincana). Dal pomeriggio a tarda notte, saranno in concorso cortometraggi e lungometraggi documentari, corti di fiction e d’animazione. La rassegna propone anche degustazioni, spettacoli teatrali e laboratori, esperienze relative alla realtà virtuale, speciali di animazione scelti da Francesca Ferrario, direttore artistico animazione del festival, come l’omaggio al regista indipendente Michel Ocelot. E poi ancora, incontri sugli aspetti più pratici legati al nesso tra cinema e territorio: lo speciale Cinema e turismo tra marketing e promozione culturale, insieme ai docenti Giulia Lavarone e Fabrizio Panozzo e al regista Marco Segato. Un’attenzione particolare è dedicata alla valorizzazione dei registi veneti e delle opere legate al territorio e al racconto delle tante dimensioni e contraddizioni della regione. La rassegna si è aperta con tre prove di registi locali (Manica a vento di Emilia Mazzacurati, L’estremo saluto di Mariachiara Manci, e Hoa, storia di una guaritrice di Marco Zuin) e lo spettacolo teatrale Visioni venete o la profondità dei campi, a cura dei Fratelli Dalla Via. Il 29 giugno sarà premiato con il Premio Veneto Film Network Giorni di Pasqua, di Luca Renucci, e il 30 giugno Euganea Film Festival si chiuderà con Storie Euganee: uomini e cinghiali. Storie Euganee è uno spettacolo teatrale, un concerto e una performance in cui, tra immagini (curate da Igor Imhoff), musica (di Alen e Nenad Sinkauz) e parole (voce e testi di Andrea Pennacchi), si racconteranno i veneti di oggi e di ieri, tra cinghiali, storie nere e antiche fughe da Troia. Non è facile raccontare questa terra e le persone che le appartengono, perché, con le parole di Diego Dalla Via, «nella stessa inquadratura troviamo l’antica terra contadina e le distese di capannoni industriali, l’orizzonte paradisiaco del miracolo del nord-est e lo sfondo infernale di una fame mai dimenticata. Il Veneto è una regione che esporta come una nazione ma che si ostina a ragionare per province, a pensare l’universo per campanili.» Non è facile, ma uno degli obiettivi del festival è portare lo spettatore il più possibile vicino al cuore di questa terra.
Leggi l’articolo su IlGiornaleOFF.